SOGNI E IMMAGINAZIONE

In ognuno di noi c’è un altro essere che non conosciamo. Egli ci parla attraverso i sogni e ci fa sapere che vede le cose in modo ben diverso da ciò che crediamo di essere.
Carl Gustav Jung

Su questa pagina vorrei presentarti alcune idee di fondo relative all’aspetto più immaginativo del lavoro che potremmo svolgere insieme. Spero ti siano di utilità.

PONTI TRA CONSCIO E INCONSCIO

Da un punto di vista psicologico, la parola “coscienza” si riferisce alla nostra capacità di essere auto-consapevoli o consapevoli di qualcosa. La coscienza è complementare all’inconscio, la realtà psichica che include tutto ciò che ci è sconosciuto o di cui non siamo attualmente consapevoli. A volte questo materiale inconscio vuole essere conosciuto o riconosciuto (ovvero che venga riconosciuta la sua esistenza), come nel caso di un ricordo improvviso. Inoltre, anche contenuti inesplicabili come intuizioni o presentimenti o anche la sensazione di innamoramento hanno origine nell’inconscio – del resto ci sono misteri nella vita che non possono essere spiegati o intellettualizzati. Spesso succede che la mente conscia “decida” di ignorare o opponga resistenza al conoscere alcuni di questi contenuti inconsci. È possibile che questi contenuti facciano troppa paura o siano troppo dolorosi, o ancora non ci piacciono e basta. I guai cominciano quando la comunicazione fra conscio e inconscio si interrompe: la matrice creativa dell’inconscio vuole dire qualcosa ma ma la mente conscia chiude i cancelli e non ne vuole sapere. Ci sentiamo persi nella nebbia e non sappiamo nemmeno perché.

La terapia aiuta a ristabilire lentamente una comunicazione più armoniosa fra il mondo inconscio e la mente conscia attraverso l’attivazione di un dialogo interno: cominciamo a parlare con noi stessi. A volte questa conversazione può essere facilitata con l’aiuto di “ponti psicologici”. Questi ponti sono in realtà sempre a nostra disposizione, solo che magari non sappiamo della loro esistenza o come accedervi. Nascono dalla nostra capacità immaginativa e includono sogni, pittura, disegno, lavori di artigianato, meditazioni, visualizzazioni, psicodramma ed esercizi col corpo. Durante le nostre sedute lavoreremo insieme per ristabilire una comunicazione a due sensi fra conscio e inconscio. A seconda di ciò con cui ti senti a tuo agio, potremo fare uso di alcuni di questi ponti.

I SOGNI

Tra i ponti fra conscio e inconscio, il sogno è probabilmente quello più autonomo e sfuggente. Possiamo decidere, ad esempio, di smettere di dipingere, ma non c’è nulla che possiamo fare per fermare i sogni. Qualsiasi definizione del concetto di sogno è sempre parziale, incompleta e influenzata dalle convinzioni scientifiche dell’epoca. Diverse discipline hanno cercato di spiegare cosa siano i sogni, a cosa servano, da dove provengano. Tuttavia, nessuna definizione riesce a chiarire del tutto questo fenomeno così complesso e straordinario. Forse, solo con una mente aperta ognuno di noi, nella ricchezza della propria esperienza interiore, può accedere a una comprensione personalissima dei sogni.

Quando ci addormentiamo, la coscienza si ritira e, un po’ come Alice nel Paese delle Meraviglie, ci ritroviamo nel regno dell’inconscio, in cui operano regole molto diverse rispetto al mondo conscio. È il mondo delle metafore e dei simboli, un mondo sotterraneo di ombre enigmatiche. Ecco perché i nostri sogni spesso ci sembrano strani e incomprensibili. Ciò che differenzia i sogni dagli altri ponti immaginativi è che, nei sogni, la nostra mente conscia è al suo livello più basso, e così siamo più ricettivi nei confronti dei contenuti inconsci.

Fare dei sogni, rifletterci e giocarci amplifica il dialogo fra inconscio e coscienza, permettendo così alla coscienza di espandersi e diventare più flessibile e porosa. Questo tipo di esplorazione immaginativa può di certo diventare parte del nostro viaggio insieme, sempre che tu abbia voglia di camminare sul ponte dei sogni e abbia curiosità nel dare un’occhiata dall’altra parte.